Marianne Dubuc

 

Ciò che colpisce in questo splendido albo illustrato è il bianco. Se provate a chiudere gli occhi dopo aver letto Il leone e l’uccellino, ecco che vi rimarrà impressa una sensazione di candore immacolato. Pian piano affioreranno i dettagli, lievemente colorati e delicati, densi di significato e vita, come i primi crochi che spuntano dalla neve. Perché il bianco qui è innanzitutto la neve, quella fredda che tutto ammanta. Ma è anche quello spazio vuoto che racconta metaforicamente una solitudine, quella di leone, che vive solo in una casetta semplice ma accogliente, leone, che trascorre le giornate a curare il suo orto, a raccogliere le foglie d’autunno, a vivere nello scorrere delle stagioni e del tempo.

 

Ed. orecchio acerbo

 

N 27