Elisabetta Severina

Il padre di Luca è malato e lui, medico, è incapace di curarlo; il padre di Riccarda pretende di dettare legge sulla vita della figlia ben oltre l’età adulta, quello di Martina non ha mai voluto conoscerla. Padri lontani, fisicamente o psicologicamente, ma anche padri amorevoli e responsabili; figli che lottano con la figura paterna e altri che la rimpiangono: tredici padri e svariati figli sono i protagonisti di queste storie che scivolano l’una nell’altra, in un percorso tra le molteplici e spesso tortuose strade che può assumere il rapporto tra un padre e un figlio, o una figlia. Diversi i momenti della vita in cui vengono colti i personaggi, diversi gli scenari famigliari che ognuno di loro ha alle spalle, personali le voci, ma unica l’architettura che le accoglie: padri e figli si incrociano, le loro storie si sfiorano, si parlano, aprono la porta ad altre storie e ad altre vite, indagate con sguardo capace di immergersi in profondità, attento all’umanamente essenziale. Quello che ne risulta, dal primo compleanno di un figlio all’inatteso incontro con un padre in punto di morte, dal ritratto mai eseguito dal genitore artista alla scomparsa improvvisa della ragazza adottata, è un accurato mosaico in cui si compongono, tessere dell’esistenza di ognuno, amore e dolore.

Ed. Instar libri Torino 2011, 108 pag.

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