“In questa guida il percorso «classico» di chi si occupa di affidamento (bambino-famiglia affidataria-famiglia naturale) viene rovesciato: i tempi sono davvero maturi per considerare come miglior punto di partenza quello costituito dalla famiglia naturale. È infatti concettualmente errato considerare il bambino come entità a se stante: sia biologicamente che psicologicamente, questi esiste solo come membro di un sistema di relazioni. Questo lavoro si propone allora come un manuale di «istruzioni per l’uso» dell’affido per quegli operatori che condividono una tale ottica di capovolgimento delle priorità: è destinato, insomma a coloro che intendono utilizzare l’affidamento familiare come uno degli strumenti di aiuto ad un minore in difficoltà e alla sua famiglia”.

Editore: Nuova Italia, Scientifica, Roma, 1991, pp. 127

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