Giuseppe Maiolo

“L’adolescenza ha molteplici volti, mille rappresentazioni, infiniti graffiti sul muro perché diversi sono coloro che vi tracciano i segni. […] Qualche decennio fa l’adolescenza era un lungo viaggio di attesa: il tempo appariva come uno spazio vuoto da riempire. Oggi, è un periodo frenetico: i giorni sono fitti, pieni di impegni, di cose da fare. I messaggi sono contraddittori, le indicazioni vaghe e imprecise. Anche in famiglia, il tempo è contratto. Non si riesce più a scambiare opinioni, a confrontarsi discutendo. Spesso non c’è neanche il tempo per scontrarsi e litigare. Il rischio più grande, oggi, è quello di non riuscire a comunicare e la fatica sta nell’orientarsi e nel sapere da che parte andare.”

Editore: Erickson, Trento. 2003. pp. 210

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