Nasce dall’esigenza di unire allo status di “Famiglia affidataria” la competenza professionale in ambito socio-educativo.
La FAP si adatta alle nuove tipologie di affidamento familiare, quali:
- Accoglienza a lungo termine Family;
- Accoglienza a medio termine o “ponte” (si tratta nello specifico di un’accoglienza lungo un periodo di passaggio da una situazione all’altra del minore);
- Accoglienza a corto termine SOS;
- Accoglienza in urgenza per affidi prolungati.
Il suo obiettivo è quello di essere il punto di riferimento del minore accolto nei differenti ambiti della sua vita, come quello della scuola, lavoro, famiglia naturale, ecc; un assetto che permette al minore di essere incluso in una rete compatta e strutturata che sia in grado di supportarlo e accompagnarlo nella sua crescita e sviluppo.
Descrizione della FAP
In questa specifica famiglia affidataria vengono sintetizzati alcuni fondamentali elementi. In primo luogo, si caratterizza per la dimensione familiare, essendo la FAP di piccole dimensioni permette lo sviluppo di un intervento individualizzato e centrato, il quale si traduce, ad esempio, nell’accompagnamento alla vita autonoma o nell’inserimento sociale e/o professionale. La FAP offre un luogo di vita, il loro, intimo e accogliente nel quale poter coltivare ricordi, affetto e legami; all’interno di questa casa sono presenti figure di riferimento stabili che permettono al minore di vivere in una certa continuità nel tempo, in maniera tale possa sviluppare sentimenti di appartenenza e attaccamento. Una delle specificità centrali della FAP è proprio il suo essere “professionale”, infatti, quest’ultima si distingue dalle altre famiglie affidatarie per la sua professionalità e competenza in ambito socio-educativo. Un insieme di risorse che permettono alla FAP di affrontare e confrontarsi con compiti e responsabilità maggiori, come ad esempio nella gestione dei rapporti con la rete professionale e la famiglia naturale, rispetto a quelli legati ad un normale affido.Destinatari
I minori che vengono accolti dalla FAP vivono in genere situazioni delicate e necessitano di un ambiente che sia familiare ma, al tempo stesso, abbia le risorse professionale per una presa a carico il più possibile funzionale.
Fascia d’età: 0-18 anni, fino a 4 minori.
Modalità di collocamento e di accompagnamento della FAP
La procedura di accoglienza presso la FAP è il seguente:
- In primo luogo, l’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione (UAP), come per gli altri affidi, sottopone all’attenzione del Consiglio d’esame per gli affidamenti a terzi (CEAT) il progetto educativo del minore;
- Al momento dell’abbinamento ed entro un periodo di tre mesi dall’accoglienza la FAP, in collaborazione con l’assistente sociale UAP referente del dossier del minore, riformula un Progetto Operativo Individualizzato (POI); all’interno di quest’ultimo sono delineati gli obiettivi, periodicamente valutati, e il tipo di coinvolgimento del minore stesso in funzione della sua età;
- La FAP trasmette, a cadenza regolare, dei rapporti scritti all’UAP che ne trae bilanci rispetto l’andamento dell’affido all’interno della rete coinvolta.
Per quanto riguarda l’accompagnamento e il sostegno della FAP, questa è tenuta a partecipare agli incontri di supervisione e a regolari aggiornamenti con i responsabili dei dossier relativi i minori che accolgono.
All’interno della FAP è inoltre presente un educatore, risorsa nel sostegno educativo e nello svolgimento di differenti attività per poter sgravare la famiglia.